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Commenti al testo di Loredana Savelli
Marcella

Sei nella sezione Commenti
 

 Alberto Becca - 23/11/2016 07:29:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

La vita corre, scorre, rotola.. si lasciano vecchie case, abitudini, immagini e si giunge in altre case; un pezzo di esistenza se ne va (e mai piu’ ritornerà) e un altro frammento di vita (forse piu’ breve ?) ricomincia ; il rimpianto (e l’ augurio) è che i petali - bambini non appartengano solo al passato ma anche al presente ed al futuro.. i petali e il cielo (stellato) non solo a primavera ma in tutte le stagioni (della vita) anzi nell’ unica stagione (vera) che è quella nella quale dentro ciscuno di noi prende forma e matura la forza, il coraggio e la sana rassegnazione di proseguire umilmente in questa "avventura terrena", proiettata (inevitabilmente) verso altri cieli...

 Nando - 23/11/2016 07:10:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Se Marcella è la protagonista con i suoi tratti biografici, rimodellati attraverso l’occhio poetico, è però anche una sorta di parabola esistenziale in cui l’autrice rilegge e legge se stessa; e questo credo sia il fascino antologico di questi testi.

Ciao, Lory.

 amina narimi - 22/11/2016 23:06:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

come apici radicali quei capelli tutti bianchi non finiscono di fornire informazioni esatte ai petali bambini che, come fiori tra i più bianchi, prendono la luce di chi li va a trovare avendo cura di farne la splendenza di una fotosintesi per l’ossigeno, lo stesso che li fa " andare avanti" senza mai confondere il "remoto", trovando sempre l’acqua buona, in fondo, finché la pioggia della luce andrà a trovarli

 Franco Bonvini - 22/11/2016 19:36:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Hanno sempre da insegnare.. e anche qualcosa per stupire.
Come quando confondono il tuo nome, e ti chiamano bel signore, e ti dicono che peccato che sia già sposata. Poi ti chiedono se tornerai a trovarla e quando te ne vai ti dicono di salutare tua moglie. Dicendo il nome esatto.

 Elisabetta Sancino - 22/11/2016 17:56:00 [ leggi altri commenti di Elisabetta Sancino » ]

Nella sua nuova casa che profuma di cera forse Marcella sente una profonda nostalgia per quelle vecchie travi e quella tenda incastrata che facevano parte della sua vita passata, quando era libera, indipendente e più giovane di adesso.
Nelle case di riposo gli anziani sono tutti un po’ bambini, bisognerebbe sempre assicurarsi che il personale abbia davvero cura di loro, che siano amati perché sono persone che hanno un vissuto alle spalle, sono stati madri, padri, avventurieri, lavoratori...ora sono inermi. Ma oltre quel cielo che ora li sovrasta ce n’è un altro più profondo, la loro vita passata che solo coloro che li amano davvero ricordano e onorano.
Mi piace molto questa poesia e mi piacciono molto le persone anziane. Hanno sempre qualcosa da insegnare a noi tutti.

 Marino Santalucia - 22/11/2016 16:24:00 [ leggi altri commenti di Marino Santalucia » ]

È un bellissimo abbraccio caldo..

 Loredana Savelli - 22/11/2016 13:34:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Grazie.
(Spero si intuisca che la "casa" è una casa di riposo e che i petali sono quelli di un’età caduca...)

 Giovanni Baldaccini - 22/11/2016 13:28:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Ah che bella, Lory! Piena di frasi da ricordare!